Bhutan

THIMPU
Thimphu, la capitale del Paese, sorge a 2250 m in una bella e boscosa valle sulla sponda del fiume Wang e affascina con le facciate colorate e decorate dei suoi edifici che le conferiscono un'impronta ancora medievale(una legge speciale, che rende obbligatorie le forme e i motivi dell'architettura tradizionale anche nelle nuove costruzioni, le conferisce una deliziosa armonia strutturale) della citta' e' il Tashi Chho Dzong, monastero-fortezza, che domina l'orizzonte su una collina appena sopra la citta', fu completamente restaurata negli anni '60 e attualmente ospita gli uffici del re, la stanza del trono e il Corpo dello Stato Monastico del Sommo Sacerdote. Da vedere anche il Memorial Chorten, costruito in memoria del terzo Re del Bhutan, che conserva numerosi dipinti e statue sacre; per molti rappresenta il centro della devozione quotidiana e durante il giorno vari pellegrini percorrono il suo perimetro offrendo uno spettacolo con i loro variopinti costumi. Interessante e' il mercato del fine settimana. Poco distante, il Changlimithang Stadium e' il campo di tiro con l'arco dove potete vedere gli atleti praticare lo sport nazionale del regno, completo di abiti tradizionali nazionali, comportamento pittoresco e rituali divertenti. Alcune istituzioni, come la Scuola Reale d'Arte, la Scuola di Pittura Tradizionale e l'Istituto di Medicina Tradizionale, offrono al visitatore un'immagine originale della cultura bhutanese. Nello zoo della citta' e' infine possibile osservare i rari esemplari di Takin, gli animali nazionali del Bhutan. Thimphu e' caratteristica per essere l'unica capitale al mondo senza semafori.

PARO
Paro(2300 mt) si trova nel Bhutan occidentale dove sorgono i piu' grandi, vecchi e spettacolari dzongs(monasteri-fortezze) del Paese, in quanto patria della popolazione drupa. La citta' di Paro e' situata nella fertile valle omonima ricca di bellissimi paesaggi naturali, villaggi pittoreschi ed edifici storici. Da vedere, per cercare di penetrare la cultura bhutanese, il locale Museo nazionale(Ta-Dzong) con la sua grande collezione di francobolli. L'edificio, situato sulla cima di una collina che domina la vallata di Paro e il suo fiume, un tempo era la Torre di Guardia del Rinchen Pong Dzong e fu convertito in Museo Nazionale nel 1968. Il Rinchen Pong Dzong del 1645 e' una massiccia fortezza a cui si accede attraversando un ponte coperto, di legno, delimitato da 2 guardiole. Attualmente, lo Dzong accoglie la sede dell'Amministrazione di Paro, oltre ad una comunita' monastica di circa 200 monaci. La torre centrale(Utse) e' senz'altro il piu' bell'esempio di arte lignea del Bhutan. Nel cortile del monastero, in primavera, si assiste alla spettacolare processione di monaci e al festival di Paro, con l'antica danza delle maschere indossate dai monaci. La citta' in se e' molto semplice, con un'unica via principale con le abitazioni in legno coloratissime e pochi negozietti. A pochi chilometri vi e' inoltre l'unico aeroporto del Bhutan. Da Paro una bella escursione porta a Taktasang, monastero arroccato su un dirupo a 900 metri sopra il fondovalle, luogo di pellegrinaggio che tutti i bhutanesi visitano almeno una volta nella vita. Il nome del monastero significa "Tana della Tigre" e fa riferimento a una leggenda secondo la quale Guru Rinpoche sarrebbe volato fin qui aggrappato al dorso di una tigre per allontanare i demoni e spiriti della zona. Il guru trascorse poi i tre mesi successivi in meditazione all'interno di una grotta.

BUMTHANG
Bumthang e' il cuore spirituale del Paese e qui si trovano alcuni dei piu' antichi e rinomati luoghi sacri del buddhismo bhutanese. La bellezza delle sua valli e' leggendaria. Bumthang comprende quattro vallate principali: nella piu' importante, Choskhor, si trovano gli "dzong"(monasteri-fortezze), i templi e i palazzi principali. Jakar si trova ai piedi della valle di Choskhor ed e' lo dzong piu' grande del Bhutan(la sua circonferenza misura piu' di 1500 mt), risalente al 1549. Piu' in la', lungo la valle di Choskhor, c'e' il tempio di Jambay Lhakhang, costruito nel 659, che ospita una delle piu' spettacolari feste del regno, il Jambay Lhakhang Drup, in ottobre. Sempre nelle vicinanze, si trova il Kurjey Lhakhang, che prende il nome dall'impronta del corpo del Guru Rimpoche del 1652, che e' conservata in una grotta all'interno del piu' antico dei tre edifici.

PUNHAKA
Punakha sorge in un'afosa, fertile e splendida vallata, posta alla confluenza tra il Mo Chhu(Fiume Madre) e il Pho Chhu (Fiume Padre). A guardia della confluenza si erge il meraviglioso Punakha Dzong, forse l'edificio piu' imponente in tutto il paese. Punakha fu la capitale del Bhutan per oltre 300 anni. Il primo re del Bhutan venne incoronato proprio qui nel 1907 e, sempre qui, il terzo re convoc' la nuova Assemblea Nazionale del Bhutan per la prima volta, nel 1952. Nel 2008 il quinto e attuale re ricevette il corvo imperiale(la corona del re) durante una cerimonia segreta che si tenne nello dzong, prima dell'incoronazione ufficiale, a Thimphu. La bassa quota della valle di Punakha permette di effettuare due raccolti di riso ogni anno e consente la coltivazione di arance e banane, che vi crescono in abbondanza. Punakha e' anche sede di una delle feste piu' famose del paese, il domchoe, dedicato alla divinita' protettrice Yeshe Goenpo (Mahakala), che si tiene alla fine dell'inverno.

TRONGSA
Trongsa(in passato nota come Tongsa) e' una cittadina agricola del Bhutan, capoluogo del distretto omonimo. Si trova al centro del paese, a circa 100 km da Punakha. Nella zona si trovano molti grandiosi monasteri. Da non perdere il trongsa zong che vanta una ricca storia che risale al XVI secolo. La prima costruzione su questo sito fu realizzata da Ngagi Wangchuck(1517-54), il bisnonno di Zhabdrung Ngawang Namgyal. Egli giunse a Trongsa nel 1541 e fece costruire una tshamkhang(piccola sala di meditazione) dopo aver scoperto l'improvvisa apparizione di impronte di zoccoli appartenenti al cavallo della divinita' protettrice Pelden Lhamo. Trongsa("Nuovo Villaggio" nel dialetto locale) prende il nome da rifugi, templi e residenze di eremiti che presto sorsero attorno alla cappella.